E'
importante saperlo, innanzitutto per non mollare alla prima
difficoltà, stanchezza o quando sarà passato il fascino della
novità. Siamo sinceri: aiutare è innanzitutto un nostro bisogno, un
sentirsi utili in una società che considera solo il denaro come
ricompensa, un bisogno di relazioni sociali.
Cosa posso/voglio/so fare?
Cosa posso/voglio/so fare?
Per
esperienza personale, non è sempre facile trovare un'area in cui
collaborare. La buona volontà non basta: importante è essere onesti
con sé stessi e definire quali sono le nostre vere competenze e cosa
ci attira di più. Ad esempio, definendo con quali persone desidero
relazionarmi: bambini, anziani, malati, mendicanti, diversamente
abili. Poi l'area di intervento: educazione, sport, sanità,
accoglienza. Successivamente si può cominciare a ricercare su
internet siti che possano fare al caso nostro, scendendo più nel
dettaglio.
Ong
Internazionali
Numerose
sono le Ong internazionali, basta farsi un giro su internet,
soprattutto nell'educazione con bambini delle favelas; molte di
queste richiedono un contributo per poter essere volontari, oppure
specifiche competenze in ambito educativo o sanitario,
principalmente.
Ong
locali
Ma esistono
anche numerose associazioni o organizzazioni senza scopo di lucro a
livello locale che, avendo meno entrate di una Ong internazionale,
sono molto più ben disposte ad accogliere volontari, anche con poca
esperienza.
Per
quanto tempo e quante ore settimanali?
E'
fondamentale rispondere a queste domande; pensiamo per esempio a chi
fa volontariato con i bambini: si instaurerà presto un rapporto
profondo, soprattutto se questi, per esperienze già vissute, sono
emotivamente fragili e bisognosi di figure di riferimento adulte che
svolgano la funzione di genitori magari assenti.
Alcuni
siti
http://www.centraldecidadania.org.br
(doposcuola per ragazzi,
presente anche a Salvador)
http://www.casadomenor.org/
(a Nuova Iguaçu, RJ)
http://www.piccolorifugio.org/la-missione-in-brasile
(3 progetti a Salvador)
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